versione non ordinata versione ordinata ****** * xx * .. ******
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Fissiamo le idee pensando alla scala di una specifica grandezza; l'esempio piu'
facile puo' essere quello della lunghezza, pero' e' anche piu' facile
confondersi poiche' spazio rappresenta spazio, il rischio e' di non accorgersi
della rappresentazione.
Il segmento unita' grafica rappresenta l'unita' di lunghezza; entrambe possono
essere scelte qualsivoglia.
Per questa possibilita' di confusione, didatticamente e' opportuno presentare
linee rappresentanti grandezze non spaziali; e' usuale la linea del tempo, ma
non basta essa sola, usare anche linea dei pesi, d temperatura, ecc...
ref: ix Scale numeriche sulla retta.
Qui intendo dire che per comodita' di pensiero quando considero il prodotto
cartesiano di 2 insiemi, posso considerare i 2 insiemi come ordinati e
raffigurarli come assi di un piano cartesiano che rappresenta il prodotto
cartesiano.
Le 2 variabili componenti vengono pensate in questo contesto come variabili
"singole", mentre la variabile composta come variabile "doppia, o
bidimensionale"
Una variabile viene indicata solitamente con le ultime lettere dell'alfabeto
x,y,z.
Con gli stessi simboli vengono pero' talvolta indicati in linguaggio letterale i
valori della variabile
es: la variabile y assume il valore y0, y1, y generico.
Gli allievi si confondono. Bisogna tenere presente che stanno facendo la
transizione calcolo numerico -> calcolo letterale. Nel calcolo letterale
algebrico, la lettera rappresenta un generico numero, nel senso che si pensa una
associazione iniziale arbitraria numero-lettera; pero' questa associazione pur
essendo arbitrari, viene pensata come costante.
Quindi c'e' un ulteriore scoglio da superare per passare dal calcolo letterale
al calcolo delle variabili.
Una proposta puo' essere
- MAIUSCOLO = COSTANTI
- minuscolo = variabili