^^COVID-19. Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano.

e' lo specialista che mi ha dato piu' fiducia, nessuna aria da superuomo, ritmo e gesti pacati, parole pensate, fatti, rinuncia alla semplificazione banalizzante, umile "o c'e' qualcosa che non capisco ... [per favore ditemelo]".

Galli non fa comunicazione, fa prevenzione verbale. Si capisce che sa curare il corpo, ma pure l’anima, e lo sa comunicare, da sciur dutur milanese.

 

3-5-2020 raiplay.it/video/2020/04/12-h-in-piu, ma scade il 10-5-2020

Sono presenti:

l'intervento e' dopo 1ora, quindi portarsi li' trascinando scorrimento

Galli: "Tra quelli bravi non si litiga".

Quelli del OMS non fanno i battistrada, bensi' si lasciano trascinare dalla corrente.

Si capisce dal tipo di intervento di Rezza che e' rappresentante OMS, sono dei politici.

 

3-5-2020 Mascherine, l'infettivologo Massimo Galli: "Vanno messe, per quanto fastidiose possano essere"

Dove si spiega la differenza, su cui si continua a far confusione, tra:

non e' che siccome non e' scientificamente provata non la faccio.

Es  anche se il test veloce salivare non e' stato scientificamente testato, ma diciamo e' affidabile all'80%, piuttosto che non fare nulla, fermo l'80%.

 

3-5-2020 Ripartenza, l'infettivologo Massimo Galli: "L'apertura differenziata sta nella logica delle cose"

"Tamponi a chi sta a casa"

vanita' e superbia del sapere al tempo del coronavirus >>>

 

 

Pre marzo

 

5-marzo intervista-integrale (attivare l'audio, parte disattivato)

come al solito l'intervistatore parla troppo, incalza quando dovrebbe solo stare ad ascoltare la fine della risposta, ma il comportamento di Galli e' esemplare.

06 marzo 2020 16:47 a Tgcom24: "Non voglio fare Cassandra, ma non sarà breve né facile".

"Le misure prese, seppur dolorose, sono necessarie, ma bisogna vedere se saranno anche sufficienti".

L'ipotesi sull'arrivo del virus in Italia

"Siamo stati 'sfortunati', in Italia l'infezione è probabilmente arrivata con una persona sola e il contagio ha serpeggiato sotto traccia, di nascosto, per almeno 2-3 settimane fino a manifestarsi con una serie di malati seri arrivati tutti insieme".

Cosa ci dicono i numeri di oggi.

"Tutto ciò ha impedito di investigare prima sulla realtà, comportando ora tantissimi problemi. Ma i casi di ieri e oggi non si sono ammalati ieri e oggi; il contagio per loro risale a tempo fa, alla prima settimana di febbraio".
"Per questo vorrei che gli italiani capissero che non sarà facile né breve".

9-mar interviene alla trasmissione "Circo Massimo" di Massimo Giannini, su Radio Capital

il podcast non e' ritagliato, l'intervento inizia al minuto 52:20, dura circa 15min.

Galli viene chiamato virologo, ma subito corregge in "medico di malattie infettive", non e' solo una questione di titoli, ma di visioni diverse dei fatti, analoga alla distinzione tra SARS-CoV-2 e COVID-19.

Per cio' che segue, credits: www.fanpage.it

“Siamo quasi al collasso, incredibile riaprire Codogno e la zona rossa”

"Non capisco perché si va verso la riapertura in Lombardia dell'area che è stata colpita per prima. In Veneto è stata fatta una ricerca epidemiologica a tappeto e sono state trovate decine di casi asintomatici, mentre nella zona rossa lombarda questa ricerca non è stata fatta, per cui riaprire adesso vuol dire creare ulteriore confusione. Chissà dove andremo a finire. Forse qualcuno che dovrebbe pensare a determinate cose non le pensa. Forse i politici dovrebbero finirla di darsi le colpe ed essere uniti e fare le cose giuste".

"C'è molta gente che parla e diversa lo fa a sproposito. "

"In 42 anni di professione come specialista di malattie infettive non ho mai visto qualcosa del genere. Siamo stati costretti a ribaltare i reparti e siamo portati quasi verso il collasso delle strutture sanitarie", ha aggiunto. "Non servono grandi risorse per creare nuovi posti letto in terapia intensiva – ha aggiunto il professore -, il problema è che mancano le persone qualificate per lavorarci. Uno specialista non lo formi in un giorno".

Ai giovani

che in queste settimane non hanno ancora modificato le loro abitudini e continuano a uscire regolarmente:

"Gli adolescenti si considerano immortali, ci siamo passati tutti. Ma così rischiano di avere la responsabilità di portare a nonni e genitori un cliente assai più dannoso che per loro. A costo di essere detestato, dico che i locali e i punti di aggregazione vanno chiusi pure nelle regioni non ancora intensamente coinvolte dal problema". Per Galli "in tempi brevi non saranno più sufficienti le misure prese per la quarantena. Molte persone non hanno una casa adatta all’isolamento. È ora di requisire qualche albergo. Dobbiamo tentare di contenere un’ulteriore espansione del virus. Molti buoi sono già scappati ma per ricondurne almeno un po’ nelle stalle bisogna interrompere la catena di contagi". Quanto ai numeri "quelli che abbiamo visto fino ad ora, sono soprattutto casi di persone contagiate prima del 21 febbraio, quando sono state fatte le prime diagnosi. Per capire come si metteranno le cose ci vorrà del tempo. Ma non ci dobbiamo meravigliare se ci sarà un ulteriore incremento significativo nei prossimi giorni. E noi speriamo di reggere".

Agli anziani

in un'intervisa a ‘La Repubblica'

"Soprattutto agli anziani dico che è meglio avere meno contatti con altre persone. Chi ha una certa età, se prende la malattia rischia. Va bene essere fatalisti ma perché andarsene prima del previsto per uno stupido virus?".

Annalisa Cangemi
 

Nell'ultimo bollettino della Protezione Civile, sono 77 i casi di Covid-19 in Campania.