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Il Covid causerà almeno 100 mila di morti in USA all'anno nel prossimo periodo, diventando la 7ª causa di morte, per poi mietere sempre meno vittime.
Lo afferma Matteo Bassetti commentando un nuovo studio dei Centri di controllo delle malattie statunitensi.
Il primario della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova ha
pubblicato i risultati dello studio su Facebook, spiegando come interpretarli.
“Questo studio dei Cdc dimostra come la mortalità per Covid negli Usa sia stata
importante negli anni 2020 e 2021” diventando “la 3ª causa di morte dopo
malattie cardiovascolari e tumori”.
“Balza agli occhi però come la mortalità per altre malattie respiratorie, che normalmente sono tra il3° e il 4° posto, sia stata incredibilmente bassa nello stesso periodo”, ha sottolineato l’esperto.
È come se “nel biennio 2020 e 2021, il Covid avesse sostituito da solo il ruolo di tutte le malattie respiratorie che probabilmente non sono più state adeguatamente diagnosticate“.
“In molti casi ci si è fermati alla positività del tampone“, ha spiegato Matteo Bassetti. “In prospettiva comunque il Covid è destinato a diventare una delle molte altre cause di morte, posizionandosi tra 8° e 10° posto”.
I dati raccolti tra il 2020 e il 2022 riportano questa “classifica” delle principali cause di morte tra la popolazione negli Stati Uniti d’America.
Le previsioni dei Centri di controllo delle malattie rivedono invece la lista in questo modo.
Secondo gli esperti statunitensi, il Covid diventerà nei prossimi anni la
7ª causa di morte negli Usa, con circa 100 mila vittime ogni anno.
Per poi perdere ancora posizioni nella lista, come ha spiegato bene il professor
Matteo Bassetti sul proprio profilo Facebook.