Circuito, collegamento parallelo. | Circuito, collegamento serie. | |||||
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Scoperta: con 2 lamp si puo' fare piu' di 1 circuito ! ref: Circuito serie.
E' una costruzione formata da due circuiti, uno in parallelo e l'altro in serie.
Essi hanno in comune i portalampade e i fili conduttori.
Marelli ha usato anche pezzi complessi, come ad esempio alcuni interruttori, dei
quali e' stato difficile capire il numero di poli. Uno di questi e'sicuramente
un apparecchio quadripolare.
Vediamo ora il disegno da elettronico (fig.6) e da elettrotecnico (fig.7).
fig.6: disegno da elettronico
fig.7: disegno da elettrotecnico di un apparecchio quadripolare
Le 3 lampadine che compongono il circuito in serie non funzionerebbero se solo una non fosse collegata, questo non succede con le lampadine del circuito in parallelo.
i: siamo fortunati: avere in un colpo i 2 circuiti serie e parallelo ci consente
di paragonarli avendoli sotto gli occhi.
Il circuito in parallelo e' alimentato da una pila da 4.5 V, mentre quello in
serie e' alimentato da 2 pile da 4.5 V collegate in serie. Marelli ha utilizzato
3 lampadine da 3.5 V per ogni circuito.
- fig8: le 3 lampadine sono accese con una certa luminosita' uguale per tutte e
tre
- fig9: spegnendone 1, le altre due aumentano la propria luminosita'
- fig10: spegnendone 2, la luminosita'della lampadina rimasta accesa aumenta
ulteriormente.
fig.8-9-10: luminosita' di 3 lampadine collegate in parallelo nei tre casi.
Cio' che abbiamo appena detto, puo' essere rappresentato graficamente, come nelle fig.11 e fig.12.
ACCESA | LUMINOSITA' Legenda --------------|------------- XXX>XX>X L1 | XXX L=lampadina L1-L2 | XX L1-L2-L3 | X |
|-------------------|---------------------| | ATTIVE | INTENSITA' | |-------------------|---------------------| | LP1 LP2 LP3 | | |-------------------|---------------------| | X | L11 | | | | | X X | L21 L22 | | | | | X X X | L31 L32 L33 | |-------------------|---------------------|
L21=L22 abbr L2x=cost diciamola L2 L31=L32=L33 L3x=cost L3
L11>L2x>L3x o con altra notaz L1>L2>L3
i: avere iniziali uguali: Lampadina, Luminosita', mi ha costretto a modificare l'abbr per lampadina, che inizialmente avevo scelto "L", ma che poi ho preferito tenere per "Luminosita" per una ragione di convenienza: poiche' quando mi sono accorto a posteriori della possibilita' di confusione, ho scelto in modo da aver il meno da correggere.
Vediamo due esempi nei quali a parole uguali corrispondono diversi significati:
es.1: nomi di persona: Primo, Secondo,..., Ultimo;
es.2: ordine: primo,
secondo,..., ultimo.
Come si vede, le parole sono uguali, ma hanno diverso significato.
Pescarolo voleva dare un nome che rappresentasse anche l'ordine. Egli nominava
una lampadina (prima lampadina,...) e nel frattempo si riferiva all'ordine
(prima,...).
L insegnante, invece, ha distinto le tre situazioni
(1x,2x,3x) dalle tre lampadine (L1,L2;L3) attuando
una DENOMINAZIONE SEPARATA, dichiarando a parte i gradi di luminosita'
(DICHIARAZIONE SEPARATA).
Come abbiamo visto prima, in un circuito in parallelo:
- se spegnamo una o piu' lampadine, aumenta l'intensita'luminosa e quindi il
voltaggio di quelle che rimangono accese
- se aumento il numero delle lampadine, diminuisce il voltaggio.
Quindi, il voltaggio della pila varia a seconda dell'utilizzatore a cui e'
collegata.
V. gen. | | \ | \ | \ | \ | \ | \ -|------------------ nx utilizzatori(par.)
Il voltaggio del generatore e' una funzione decrescente del numero di
utilizzatori collegati in parallelo.
Quindi, variando il numero delle lampadine, notiamo una differenza di voltaggio
per ogni lampadina.
Se il numero delle lampadine aumenta, il voltaggio diminuisce,
mentre se il numero delle lampadine diminuisce, il voltaggio aumenta (per gli
apparecchi che funzionano).
errato
++++++ + +++ G L L + +++ ++++++ |
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