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Lo scopo e' di misurare il campo elastico generato da 2 molle.
2 molle fissate ad un estremo, e giuntate tra loro all'altro estremo che
funziona da capo mobile, e che genera la forza del campo quando e' spostato
dalla posizione di equilibrio, dove la forza e' 0.
Le molle lasciate libere, cioe' senza subire altre forze esterne al sistema, si allineano in una configurazione di equilibrio stabile, che chiamiamo "stato indeformato". Le singole molle sono deformate, ma il sistema nel suo complesso e' nel suo stato indeformato. Nello stato indeformato, i capi delle molle sono allineati.
Dal punto di vista delle forze: su ogni parte la risultante delle forze subite e' uguale a 0.
Ad ogni punto dello spazio e' associata una forza, cosi' come ad ogni punto del campo di grano e' associata una spiga, cosi' come ad ogni punto della pelle e' associato un pelo.
La forza del campo elastico di 2 molle e' la forza risultante delle 2 molle, F=A+B.
CA capo fisso della molla A; CB capo fisso della molla B
C capo mobile comune-giuntato delle 2 molle
P il punto in cui viene spostato il capo mobile delle molle, deformando cosi' il sistema; detto in breve, con un linguaggio impreciso, ma colorito e comprensibile: il punto in cui viene deformato il sistema.
Gli angoli si misurano dall'asse x, semiasse positivo, in senso antiorario.
Posizione dei capi fissi: sull'asse x.
xCA coordinata x del capo fisso CA della molla A = -35,6 cm
Distanza tra i capi-punti fissi delle molle: 72 cm.
Osserviamo che il punto C, che si dovrebbe idealmente trovare al centro dei capi fissi, poiche' le 2 molle sono uguali, invece non lo e'. Di poco, ma non lo e'. Rimisurare per crederci.
x | y | Il sistema viene deformato con un dinamometro che viene agganciato nel punto C di giunzione delle 2 molle. Tirando col dinamometro il punto C viene trascinato nel punto P | |
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P | 5,9 cm | 13,7 cm |
Intensita' | Angolo | H | V | Hi+Vj | |
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D forza fatta da dinamometro | 3,5 N | 51° | |||
A forza fatta da molla A | 4,9 N | ||||
B forza fatta da molla B | 2,7 N | ||||
F=A+B | |||||
F=-D | |||||
Confronto tramite differenza (A+B)-(-D) = A+B+D = R |
|||||
Differenza % |
H e V: componente orizzontale e verticale delle forze. Gli ingegneri usano questa nomenclatura per non confondersi con le componenti orizzontali e verticali degli spostamenti che sono indicati con x e y.
Per misurare la forza A e B bisogna separare le 2 molle e tirarne 1 alla volta.
Per calcolare la differenza% (o scarto relativo), usare come metro (cioe' dividere per) la forza di intensita' minore (in modo da avere la stima di errore piu' sfavorevole). La forza di intensita' minore e' B.
Possiamo fare 2 ragionamenti:
I calcoli si possono fare si graficamente che numericamente. Meglio entrambi.
d: posizione del capo CB
d: quanto una molla e' piu' lunga dell'altra quando il sistema e' indeformato?
d: qual e' la relazione tra le costanti elastiche delle 2 molle?
Registra forza deformante e deformazione.
Forza di deformazione elastica in funzione della posizione.
In realta' cio' avviene con un certo grado di approssimazione, che molti chiamano errore, poiche' interpretano questa approssimazione come l'errore che si compie nella misura.
Teoria | Realta' | Differenza | Differenza% |
---|---|---|---|
R=0 | R-0 | ||
D=-(A+B) | D-(-A+B) |
R=A+B+D=0, equivale a D=-(A+B)
D-(-(A+B)) = D+A+B la differenza tra D e -(A+B) e' uguale alla risultante R=D+A+B. Si arriva allo stesso risultato seguendo 2 linee di pensiero diverse.
Intensita' | Angolo | H | V | Hi+Vj | |
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R=A+B+D risultante | |||||
IR/IB | |||||
-(A+B) | |||||
D-(A+B) |
Inizialmente avevo posto sotto "forze_energia/scomposizione" >>>, poiche' aspetto centrale per la determinazione del campo composto, e' la composizione in ogni punto dello spazio delle forze. Poi l'ho spostato sotto "elasticità", perche' lo stesso discorso e' per il campo elettrostatico.