Per le considerazioni generali: Immergere un corpo appeso a un dinamometro.
Deve essere chiaro qual e' il corpo che si sta misurando. E' lui che deve essere immerso, niente di piu', niente di meno. Non bisogna lasciarsi infinocchiare: il portapesetti fa parte del corpo, dato che il peso e' col portapesetti compreso.
Per dirlo (non dico "raccontarlo" perche' non e' una storia) conviene rifarsi alla tb, e riconoscere che ogni cella della tabella corrisponde a una misura.
Non e' che cio' sia possibile per tutti le tabelle-esperimenti, in questo caso si.
Teniamo ben presente che questo "riempire" di dati diversamente, corrisponde a sequenze di operazioni concrete ben diverse. E quindi prima di iniziare "alla cieca" = "senza progettare", occorre pre-vedere le varie possibilita' e scegliere la migliore rispetto ai criteri del caso. I criteri spesso possono essere: il minor tempo, la migliore comprensione, la migliore precisione, e spesso possono essere in conflitto tra loro. Cmq, la cosa piu' importante e': non fare alla cieca.
I risultati sono indipendenti dalla sequenza delle operazioni.
Nell'esposizione sono ordinati secondo l'ordine del peso crescente.
Dipende dalle prospettive che si hanno.
2009: Dato che stiamo facendo i grafici al computer, cominciamo coi grafici piu' semplici che si puo', anche se non sono i piu' appropriati per lo studio della forza di Archimede.
dida_pre: Facendo l'esperienza coi pesetti, si verifica di passaggio la taratura del dinamometro. Forse didatticamente e' opportuna un'esperienza a se', anche se fatta di corsa.
dida_post: In una prima battuta ho cercato di fare una esperienza-tabella integrata, per prendere 3 piccioni con 1 fava-esperimento:
Pochi allievi riescono a gestire la quantita' di dati e prospettive che li investe, meglio segmentare l'esperimento. Cosi' facendo si puo' affrontare "Dinamometro. Verificare se e' calibrato." con tutti i dinamometri delle diverse portate.
Terminologia, dida_2009: E' meglio parlare di "peso" o di "forza"? o di "peso apparente"?