Il libro-Amaldi concepisce la pressione come dovuta alla forza; non so cosa
Amaldi pensi veramente; il pensare la pressione derivata od effetto della forza
puo' avere il suo senso nella economia di un libro di testo in cui si ha come
concetto principale la forza, pero' io penso che sia altrettanto sensato
pensarla il viceversa, anzi forse anche piu' sensato, poiche' la forza che viene
considerata e' una risultante, una grandezza globale del sistema, mentre le
interazioni sono localizzate alla superficie di contatto.
D'altra parte se guardiamo a cio' che si misura, in molti casi e' l'effetto
complessivo sulla superficie, cioe' la forza e non la pressione.
Posso in generale concepire una situazione in cui ci sono cio' che io penso
essere effettivamente le cause, ma non essere direttamente misurabili, solo gli
effetti.
In conclusione: si tratta di problematizzare cio' che si intende per conoscenza.
Un modo di vedere e':
Non pronunciarsi su chi sia effettivamente la causa o l'effetto, ma guardare solo alla legge che regola la loro corrispondenza, poiche' ai fini pratici e' l'unica cosa che conta, poiche' e' con questa che si fanno i conti.
Pressione e forza, quale la causa? quale l'effetto?