Caldo/freddo.
Giorno/notte sono un'altra associazione intesa come opposti.
Credo che riuscire a collegare gli opposti tramite una variabilita' continua,
non un sostituirsi guerresco. Mi ricordo una poesia, forse di Leopardi, in cui
la notte incalza il giorno ed arriva con le sue ali scure, coprendo le valli.
Anche la personificazione, usuale nell'antichita' e nella fiaba, contribuisce a
consolidare la dualita' come separata, contrapposta, invece che come estremi di
una gradualita'.
Riuscire quindi a concepire gli opposti come estremi di una variabile continua,
e' un'opera di profonda sintesi, una conquista cognitivo-scientifica. Bisogna
scoprire-inventare questa variabile continua.
oss: abbiamo 2 nomi: "Tizio" e "Caio" che indicano persone qualsiasi, cioe' sono sigle indeterminate; il linguaggio non ci fornisce pero' questa possibilita' per indicare le situazioni o le cose.
La lampadina si accende di piu'/meno.
Bisogna disintrecciare: luminosita' complessiva/specifica, colore.
Il filamento di una lampadina di voltaggio maggiore e' di dimensioni maggiori; cosi' pur avendo una intensita' specifica minore, puo' avere una intensita' complessiva superiore.