prima durante dopo stato iniziale trasformazione stato finale *********** ************ ************ * * * * * * * * QIN >>>>> >>>>> QOUT * QFIN * * QINI * * QGEN * * ++++++++ * * +++++++ * * QDISTR * * ++++++++ * * +++++++ * * QACC * * ++++++++ * *********** ************ ************
accumulo = (entrata - uscita) + (generat - distrutta) = (entrata + generata) - (uscita + distrutta)
accumulo = differenziale stato serbatoio
essere contenuta | QINI QFIN |
entrare | QIN |
uscire | QOUT |
essere generata | QGEN |
essere distrutta | QDISTR |
accumularsi | QACC |
diario: rievocando l'argomento, dissi per iniziare: in un certo spazio, una
certa quantita' ...; voglio dire che la situazione spaziale fu per me dominante,
dimentico in prima battuta che lo schema di bilancio si applica anche in casi in
cui lo spazio non e' il personaggio principale, es: flussi finanziari. Quindi la
partenza piu' generale e': in un certo sistema, una certa quantita' ...
C'e' anche da dire che il lessico dell'argomento e' di origine spaziale; cio' e'
coerente con: il caso spaziale e' fondamentale.
es1: sistema= uno spazio; quantita'= massa di un fluido materiale
es2: sistema= persone; quantita'= soldi
es3: sistema= agricoltore-trasformatore es: mulino; quantita'= massa di grano,
di farina.
diario: l'insegnamento ricevuto all'universita' mi ha focalizzato sulle
equazioni, per cui avevo perso di vista i sistemi; ora sto recuperando la
visione dei sistemi e forse ora, qualche volta, mi oscurano la visione delle
equazioni. Penso di avere raggiunto un buon equilibrio.
Questa considerazione mi e' nata considerando l'associazione:
- rete di serbatoi e flussi
- rete di bilanci; reti di equaz di bilancio.
Nella realta' ci sono i sistemi-serbatoio, i sistemi-fluido, ecc...; nel modello
ad astrazione spinta fatto con le variabili, questa realta' viene sostituita da
equazioni su variabili; cosi' a una rete di flussi si sostituisce una "rete
di equazioni di bilancio".
Il modo stesso di esprimersi su queste cose dipende da chi ne sta parlando:
- chi ha confidenza con lo schema astratto parla di "sostituire" al
reale le equazioni
- chi non se ne intende, o anche un atteggiamento di prudente distacco da parte
dell'esperto (prudente nel senso di non smarrire il confine tra realta' e
modello, perche' poi nascono i guai), parla di "modellare" il reale
con le equazioni; l'artista usa la creta, lo scienziato la matematica. (anche se
talvolta ci sono felici sconfinamenti).
L'eq d bilancio ha una applicabilita' cosi' generale che e' difficile enunciarla sinteticamente e nel contempo comunicandone la generalita'. Per dire la generalita' bisogna predisporre un linguaggio specifico e cio' allunga e appesantisce l'esposiz; inoltre non e' garantito che il messaggio passi generale. Forse il modo piu' opportuno e' esemplificare una gerarchia general/particolar.
dida: X= bilancio, eq d bilancio
solitamente nei testi si trattano solo casi particolari d X e cosi' alla fine i
discenti non riescono autonomamente a costruirsi lo schema generale d X.
Possiamo distinguere 2 aspetti:
- bilancio e eq d bilancio per il singolo nodo
- bilancio e eq d bilancio per il nodo come membro immerso in una rete.
es: i problemi di compra-vendita, che iniziano fin dalle scuole elementari; si
descrivono solitamente dal punto di vista dell'utente, qualche volta del
venditore
- il bilancio viene fatto sul singolo sistema
- non sulla rete di sistemi
La distribuzione e' una rete, ogni venditore e' compratore, tranne il
venditore-produttore iniziale e il compratore-consumatore-utente finale (end
user).
La rete va affrontata, anche se non la si calcola causa complessita'.
20/2/95