^^Educazione scientifica nella scuola materna.

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Parlare dei bambini in loro assenza, e' difficile,

dell'insegnare a loro tramite il discorrere con loro.

Parlare delle cose in assenza delle cose ...

Scuola materna, dell'infanzia, prima introduzione al fatto che:

 

Segue tutto il seminario, anticipiamo qui la conclusione:

"Ma perche' la chiami scientifica?" [l'educazione]

Quello che uno richiama in maniera forte per il discorso e',

la chiamo scientifica [l'educazione]  perche' secondo me

 

non esiste una discontinuita' che possa essere messa in nessun posto fra

 

I bimbi hanno gia' in germe i meccanismi che gli scienziati usano per fare scienza, secondo me (Roberto Occa) l'educazione scientifica consiste nello sviluppare questi meccanismi, facendo indagine scientifica al loro livello.

 

Allora quali sono gli ingredienti della conoscenza scientifica ?

Conclu: Cosa intendere per educazione scientifica?

  1. Abituarsi a prendere atto delle cose che ci stanno intorno e a prenderne atto in maniera non banale, perche' dire "e' cosi' perche' e' cosi'" e' un taglio molto delicato: non e' per zittire, ma: E' COSI' PERCHE' E' COSI' E QUINDI IO GUARDO COME E'.
  2. Per "interpretare il cosi' perche' e' cosi'" servono strategie di messa in forma, es:
  3. NON SI POSSONO IMPARARE FATTI E STRATEGIE SEPARATAMENTE.
  4. Esiste questo supporto, QUELLO CHE ALLA FINE VIENE FUORI NON E' NE' LA FOTOGRAFIA DEL FATTO NE' LA FOTOGRAFIA DELLA STRATEGIA MENTALE, viene fuori questa strana situazione intermedia che e'
    1. la simbolizzazione (coi disegni, con un grafico, con un discorso a parole, con qualche cosa) che da' questa sensazione che:
    2. ci sono le cose,
    3. i modi di pensare,
    4. quello che ho sentito

    [1 linguaggio, 2 esperienza, 3 conoscenza , 4 individuale e sociale]

     ... questo modo di rappresentare, dove il rappresentare e' molto lato: in questo momento per me e' un AGGIUSTAMENTO GLOBALE ... delle cose come sono, della mia capacita' di vedere. Aggiustamento globale che pero' e' provvisorio perche' se ci ritorno domani e' cambiato, cambia nel tempo, con l'interazione.

Epilogo

Questa e' una cosa eccezionalmente lunga perche' e' un commento registrato a suoi disegni di occhio e cervello:

L'occhio funziona che se tu vedi per esempio il mobile, la pallina dell'occhio comincia a muoversi, a smaniare e vede quello che c'e'. Lo prende dentro e lo manda al cervello. Dunque mentre che la vedi quello che vedi va su e sale su su fino al cervello. L'immagine che vedi e' come se fosse una foto, ma non e' una carta. Se fai la foto e' di molti colori. Quello che c'e' nel cervello e' un colore che poi se ne va via da solo. A chiudere gli occhi poi si pensa, perche' quando li chiudi la pallina che c'e' dentro l'occhio si ferma e comincia quell'altra che c'hai nel cervello, perche' ce n'e' una che vede le cose, una che vede i colori e una che pensa. Se tu fermi tutte e 3 le palline, quello che tu vedi ti va giu' fino alla bocca, dici le parole e cosi' non ci pensi piu'. [risate della platea]

Il che mi pare una buona conclusione per il nostro discorso. Una buona conclusione anche sulla interpretazione di quello che ci dicono i bambini, cioe' pigliamoli anche un po' sportivamente. E' vero che loro ci dicono cose, pero' ci dicono cose che se le fanno scendere, le dicono e poi uno non ci pensa piu' ...  bisogna rifarceli pensare un'altra volta.

 

 

 

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Versione criptica

Parlare dei bambini, del discorrere-insegnare a-con loro

in loro assenza, e' difficile.

Parlare delle cose in assenza delle cose ...