dell'insegnare a loro tramite il discorrere con loro.
Parlare delle cose in assenza delle cose ...
Segue tutto il seminario, anticipiamo qui la conclusione:
Quello che uno richiama in maniera forte per il discorso e',
la chiamo scientifica [l'educazione] perche' secondo me
non esiste una discontinuita' che possa essere messa in nessun posto fra
[1 linguaggio, 2 esperienza, 3 conoscenza , 4 individuale e sociale]
... questo modo di rappresentare, dove il rappresentare e' molto lato: in questo momento per me e' un AGGIUSTAMENTO GLOBALE ... delle cose come sono, della mia capacita' di vedere. Aggiustamento globale che pero' e' provvisorio perche' se ci ritorno domani e' cambiato, cambia nel tempo, con l'interazione.
Questa e' una cosa eccezionalmente lunga perche' e' un commento registrato a suoi disegni di occhio e cervello:
L'occhio funziona che se tu vedi per esempio il mobile, la pallina dell'occhio comincia a muoversi, a smaniare e vede quello che c'e'. Lo prende dentro e lo manda al cervello. Dunque mentre che la vedi quello che vedi va su e sale su su fino al cervello. L'immagine che vedi e' come se fosse una foto, ma non e' una carta. Se fai la foto e' di molti colori. Quello che c'e' nel cervello e' un colore che poi se ne va via da solo. A chiudere gli occhi poi si pensa, perche' quando li chiudi la pallina che c'e' dentro l'occhio si ferma e comincia quell'altra che c'hai nel cervello, perche' ce n'e' una che vede le cose, una che vede i colori e una che pensa. Se tu fermi tutte e 3 le palline, quello che tu vedi ti va giu' fino alla bocca, dici le parole e cosi' non ci pensi piu'. [risate della platea]
Il che mi pare una buona conclusione per il nostro discorso. Una buona conclusione anche sulla interpretazione di quello che ci dicono i bambini, cioe' pigliamoli anche un po' sportivamente. E' vero che loro ci dicono cose, pero' ci dicono cose che se le fanno scendere, le dicono e poi uno non ci pensa piu' ... bisogna rifarceli pensare un'altra volta.
Versione criptica
in loro assenza, e' difficile.
Parlare delle cose in assenza delle cose ...