Ciao.
Prima un fatto minore: credo sia opportuno staccare Ricci da Betti.
Ora il tema:
Ricci e' l'allievo con maggiori difficolta' di comprensione che io abbia mai incontrato (a parte i curricoli differenziati).
Cosa fare ?
Per fare cio' dovremmo stabilire un sistema di comunicazione; forse basta una
comunicazione via mail, che io propongo di iniziare. Il modo e': il docente
comunica al coordinatore, che se ritiene l'argomento per tutti, lo irradia.
Nel caso invece io sia il solo, vorrei sapere come riescono i miei colleghi.
Questo e' un pensiero privato tra me e te; nel caso tu irradi, lo puoi porre
nella forma addolcita "Forse i genitori hanno difficolta' a capire le
difficolta' di comprensione del loro figlio".
Questo implica che e' anche difficile farsi capire dai genitori e stabilire
un'alleanza educativa, piuttosto che uno scontro.
Quindi io credo che se sappiamo
gia' che e' gravemente insufficiente, sia meglio dirlo prima ai genitori,
piuttosto che lo scoprano con la pagella.
So che questo e' un atteggiamento poco praticato ed evitato dagli insegnanti,
ma, se facciamo un paragone coi medici, questa si chiama: diagnosi prognosi
terapia. A seguito di una diagnosi occorre rendersi conto che deve seguire una
pro-gnosi, altrimenti secondo il metodo scientifico di Galileo non esiste
conoscenza.
Non si puo' continuare a dire: "aspettiamo i risultati"; a parte la mancanza di
responsabilita' di tale comportamento, cio' che sostengo e' che in questo caso
e' anche sconveniente.
Altri allievi sono molto deboli (es: Pucci) e anche non motivati (es:
Vitaloni Samuele).
ZC ha idee simili.