ogni attivita' puo' essere sorgente di pressione, e l'insegnante e' crocevia di molte.
l'insegnante ha il suo mansionario che deve soddisfare, questo definisce il suo ambiente di resilienza.
Questo in astratto perche' poi i casi concreti variano anche notevolmente.
Es dal dirigente assente ad omnipresente; dai colleghi collaborativi ad inavvicinabili.
rendicontare, rendicontabilità e il "controllo democratico".
accountability : a situation in which someone is responsible for things that happen, and can give a satisfactory reason for them.
accountability e' il mantra dell'amministrazione della comunita' europea, che pervade anche il pensiero amministrativo italiano e della "buona scuola". E' legato all'idea di "certificazione".
L'obiezione essenziale nel caso dell'insegnamento e' che io insegno poiche' amo il prodotto, cioe' gli studenti, e non la certificazione, che invece viene posta al centro dell'importanza, e di cui non mi interessa nulla, se non per capire come il processo influenzi il prodotto, che e' infinitamente meno di quanto richiesto dall'amministrazione che certifica come si svolge il processo, ma e' cieca (ignorante e disinterressata nella sostanza) su come questo influenzi il prodotto.
Lo scopo non detto dell'accountability, per l'amministrazione, e' il controllo dell'operatore, e non il controllo migliorativo del prodotto, tanto e' vero che la sua invadenza lo peggiora, sottraendo energie.
nel bene e nel male. Tralascio chi insegna per comodo.
Puo' essere diversa, anche molto diversa da quella istituzionalmente richiesta, quindi richiedente resilienza.
Es: quanto la figura-ruolo sociale dell'insegnante e' cambiata dal dopoguerra 1945 ad oggi, dall'altare alla polvere.
pensando in primis agli insegnanti, ma alcune osservazioni valgono in generale.
Adolescenza. Circolo vizioso, circolo virtuoso.
Es. in una classe troppo eterogenea, si manifestano insoddisfazioni da parte degli allievi migliori rispetto ai peggiori. A seconda della manifestazione-allievo l'insoddisf-azione puo' diventare dirompente.
esiste lo statuto degli studenti.
E' una fonte normativa
es: in caso di sanzione, lo studente deve essere sentito.
E si capisce come sia costantemene inevitabile cercare di distinguere il bene dal male, di iniziare un percorso spirituale, la ricerca dell'ordine nel caos.
mi fa piacere questo frutto del distacco di Marzia.
La strategia sull'educare e' che gli interventi non
siano percepiti come episodici; in questo caso della sicurezza, in primis
cercare di associare tutto cio' che e' "sicurezza", in modo tale che le
esercitazioni di evacuazione rinforzino per associazione la sicurezza in
laboratorio, al lavoro, sulla strada.
Ora e sempre resilienza ! :-)