^^Post hoc, ergo: propter hoc; discernere tra cause ed effetti.

latino: POST HOC, ERGO: PROPTER HOC
traduz: dopo cio', quindi: a_causa_di cio'

  Appena accendi la lampadina c'e' la luce, poi senti il caldo. Quindi c'e' una trasformazione immediata di energia elettrica in energia luminosa, la quale poi fa riscaldare il filo. ref: >>>
 "Post hoc, ergo: propter hoc" !
Consideriamo fenomeni associati, affinche' possiamo giudicare meglio ...
es: tuoni-lampi, incandescenza alla fiamma invece che all'elettricita'; come spieghi?


I latini lo dicevano ironicamente per sottolineare un ragionamento ingenuo:
e' vero che nello schema cause/effetti le cause precedono temporalmente gli effetti, ma:
- se un fenomeno precede un altro, non e' detto che, non prova che, ne sia la causa
- se un fenomeno segue un altro, non e' detto che, non prova che, ne sia l'effetto
e' una condizione necessaria, ma non sufficente.

es: quando sentiamo un rumore di passi, vediamo un'ombra, che si avvicinano e poi una persona, non concludiamo che sono i passi o l'ombra a provocare la comparsa della persona, anzi li interpretiamo come effetti preannuncianti la comparsa della causa.

I tempi di propagazione, rilevazione

Quando viene osservato prima l'effetto della causa, si e' portati a scambiare l'effetto con la causa.
Bisogna essere coscienti di cio' specialmente i medici, altrimenti ...
Il motivo per cui si osserva prima l'effetto e poi la causa puo' essere accidentale es: per distrazione, oppure come ad es nei fenomeni fisici, bisogna tenere conto dei tempi di propagazione del segnale, poiche' l'osservatore non e' mai esattamente nel posto in cui il fenomeno avviene, oppure i sensori di un segnale sono piu' lenti di un altro, ecc...
Diversi motivi concorrono all'effetto complessivo di una inversione temporale nella ricezione di 2 segnali rispetto alla loro produzione.

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15/5/93