Quando si parla delle esperienze fatte, ed il discorso e' spontaneo, di solito
si mischiano i fatti e le interpretazioni dei fatti.
Molte volte non e' facile distinguere i fatti dalle interpretazioni, poiche'
tendono a fondersi in un tutt'uno: certi fatti sono tali poiche' legati a certe
interpretazioni.
Distinguere fatti da interpretaz e' una capacita' che va coltivata.
Attenersi ai fatti lo si puo' vedere come un esercizio di disintreccio tra i
fatti e la loro interpretazione.
E' vero che la distinzione tra fatti e interpretazioni, presa alla lettera, e' ingenua, ma per gli allievi un primo passo e' cercare di distinguere tra i 2. Ad un secondo livello si potra' discutere come l'interazione tra fatti e interpretazioni modifica entrambi.
E' pero' usuale mischiare senza accorgersi i 2 aspetti: fatti e interpretaz; quando a una rilettura ce ne accorgiamo, possiamo segnarlo.
In una registrazione libera appaiono anche certe volte le emozioni: sorpresa, disappunto, ...; LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI.
es: in un corso di aggiornamento per insegnanti di scuola elementare viene
richiesta una relazione sul lavoro svolto: una esperienza di indagine
scientifica a piccoli gruppi.
Dalla lettura della relazione e' rilevabile che si e' cercato di attenersi ai
fatti. E' un caso o e' voluto?
Dal colloquio avuto con gli estensori, questa caratteristica di pura descrizione
e' risultata una esplicita scelta, dovuta alla rinuncia di riportare le
interpretazioni, poiche' incerte.
Il messaggio e' che: NON SI PUO' RINUNCIARE ALLE INTERPRETAZIONI, su queste
bisogna discutere, confrontarsi, quindi bisogna cercar di presentare oltre che
le interpretazioni di cui si e' sicuri, anche quelle di cui si e' dubbi. Ci sono
anche difficolta' linguistiche nel fare cio': si passa da un LINGUAGGIO
AFFERMATIVO a uno DUBITATIVO, in cui oltre che a saper organizzare le
affermazioni, bisogna saper organizzare i dubbi.
La rappresentazione dei fatti e' inevitabilmente una schematizzazione dei fatti
e quindi una visione parziale e contemporaneamente significativa per le scelte
ivi presenti, consapevoli o no.
I fatti sono gli stessi, ai tempi di Aristotele e ai nostri es: la caduta dei
gravi, pero' interpretati in modo diverso.
Rifiuto del dato sperimentale. Condizioni per il cambiamento concettuale.
ix Paragone, analogia, metafora, modello, proporzione logica, iso-morfismo.