qui (in questa pagina) iniziamo ad accordarci-calibrare il linguaggio per descrivere cio' di cui vogliamo parlare,
ma qui si parla di cose a cui siamo cosi' abituati, che diamo per scontato se ne possa tranquillamente parlare confidando di essere capiti, ma di cui pero' proprio perche' non si parla quasi mai, ognuno la intende a modo suo, diversamente dagli altri, producendosi cosi incomprensioni e nervosismo.
Seguono accenni, poi nei casi trattati in particolare si provvedera' a precisare il significato dei termini in quel contesto.
lg: campo visibile; zona di visibilita'; ...
es: le pareti domestiche; le aperture trasparenti interne/esterne: porte e
finestre
es: i vestiti
es: le pareti di un tubo paragonate alle pareti di un corridoio.
Le varie situazioni in cui la visione risulta libera/impedita, si possono spiegare con un unico sistema?
Relazione tra chi vede e chi e' visto, o si fa vedere.
- (posizione) occhio variabile; oggetto fisso
Zona da cui un punto e' visibile
- occhio fisso; oggetto variabile
d: Come rpr la zona visibile/n?
r: po
- o: evidenziare la zona visibile e lasciare inalterata la zona n-visibile
- o, viceversa: evidenziare la zona n-visibile e lasciare inalterata la zona
visibile.
- o: evidenziarle entrambe.
Rappresentazione che richiama il paragone ombre-luci: annerisco la zona non
visibile poiche' corrisponde alla zona in ombra.
d: zona visibile
Attuoni95 | quale parte di spazio vedo guardando dentro a un tubo? |
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d: come si costruisce la zona visibile guardando attraverso un tubo?
d: disegna la parte visibile ed invisibile, data la disposizione di occhio e
oggetti opachi
d: reciprocita' visiva
Menchini | PF= punto fisso oggetto OM= occhio mobile |
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Visibilita'. Videre.