D: perche' spazi lineari "sullo stesso campo" ?
R: l'omogeneita' non si potrebbe scrivere, poiche' lo stesso scalare m moltiplica sia i vt del dominio che del codominio.
Per dimostrarlo nel caso n, si procede per induzione:
f(u1 +... + un-1 + un) caso n, che devo riportare al caso n-1
= f( (u1 + ... + un-1) + un) interpreto come somma di 2 addendi
= f( (u1 + ... + un-1) ) + f(un) per additività su 2 di f;
l'argomento della funzione al 1° addendo ha n-1 addendi, quindi si puo' applicare la proprietà, per ipotesi ricorsiva
= f(u1) +... + f(un-1) + anf(un)
img di una cl è la cl delle immagini (dei vt, con gli stessi coefficienti)
f(a1u1+a2u2) = a1f(u1)+a2f(u2) da dimostrare
sviluppiamo 1° membro
f(a1u1+a2u2) = f((a1u1)+(a2u2)) interpreto come somma di 2 addendi
= f(a1u1) + f(a2u2) per additività
= a1f(u1)+a2f(u2) per omogeneità
f(a1u1+...+an-1un-1+anun) caso n, che devo riportare al caso n-1
= f( (a1u1+...+an-1un-1)+anun) interpreto come somma di 2 addendi
= f( (a1u1+...+an-1un-1) ) + f(anun) per additività; l'argomento della funzione AL 1° addendo ha n-1 addendi, quindi si puo' applicare la proprietà, per ipotesi ricorsiva
= a1f(u1)+...+an-1f(un-1) + anf(un) per omogeneità lo sviluppo del 2° addendo.
f(∑ akuk) = ∑ akf(uk)
dim: f(uk) cioe' i valori che la flin assume su una base del
dominio,
permettono di calcolare tutti gli altri valori, poiche'
l'img di un vt si calcola dagli f(uk) con clin con uguali coeff del vt del dominio.
≡ 2 funzioni lineari uguali su una base sono uguali in tutto lo spazio.
≡ 2 funzioni lineari che hanno valori uguali su una base, sono uguali in tutto lo spazio.
f( (∑akuk) + (∑bkuk) ) sviluppo argomento di f
f( ∑(ak+bk)uk ) proprietà comblin
∑(ak+bk)vk definizione di f
∑(akvk+bkvk) assioma spazio lin, distrib
∑akvk+∑bkvk assioma spazio lin, gruppo commutativo
f(∑akuk) + f(∑bkuk) definizione di f
f( m∑akuk )
f( ∑makuk )
∑makvk
m∑akvk
mf( ∑akuk )
pre: Spazio lineare.
poi: Spazio vettoriale delle funzioni lineari tra 2 spazi vettoriali.
f:X→Y g:Y→Z g(f()):X→Y→Z
dim:
g(f(x+y)) = g(f(x)+f(y)) = g(f(x)) + g(f(y))
>>> f(x,y):R2→R f(x,y):= ax+by
>>> f(x,y,z):R3→R2
f(x,y,z):= (x,y)
f(x,y,z):R3→R3
f(x,y,z):= (x,y,0)
f(x,y):R2→R
f(x,y):= ax+by notazione senza pedici
f(s1, s2) = c1s1 + c2s2 notazione con pedici
come lettera scelgo s poiche' non si confonda con:
In matematica si tende a identificare
f(z1, z2) una funzione di 2 variabili z1, z2 con
f((z1, z2)) una funzione di 1 variabile a 2 dimensioni (z1, z2)
nella scuola media superiore (2019 Italia) non si usa "applicazione", quindi ho usato spesso "funzione", invece io all'università sono stato abituato ad "applicazione".
f(u + v) = f(u) + f(v)
f(u+v) = f(u)+f(v)
f(u+v)=f(u)+f(v)
f:(V,K)→(W,K), in breve f:V→W
f:V→W, in lungo f:(V,K)→(W,K)
funzione lineare
funzione lineare tra spazi lineari
funzione lineare tra spazi lineari sullo stesso campo
funzione lineare (tra 2 spazi lineari sullo stesso campo)
f:V→W in lungo f:(V,K)→(W,K)
f(u+v) = f(u)+f(v) ∀u,v∈V
f(mu) = mf(u) ∀u∈V ∀m∈K
linearita' di una f tra 2 spazi lineari sullo stesso campo
f(x+y) = f(x)+f(y) ∀x,y∈V additiva
f(mx) = mf(x) ∀x∈V ∀m∈K omogenea
f(∑akuk) := ∑akvk dove f(uk) := vk scelti a piacere
cmt: penso che il "2" sia ridondante poiche' una funzione e' tra 2: dominio e codominio.