il desiderio di inventare una dimostrazione del teo(rema) di Pitagora basata sulle VARIAZIONI-TRASFORMAZIONI piuttosto che sugli STATI.
Questo e' un atteggiamento generale sviluppatosi nel confronto della geometria euclidea, per accostarle la visione differenziale.
In accordo con un altro principio del formare al conoscere
che
con lo stesso metodo dimostrare piu' teoremi
(cio' risponde piu' all'utile).
Nell'educazione scientifica, conoscenza ed utilita' vanno consapevolmente commisurati.
Teo Pitagora: in un triangolo rettangolo
il triangolo rettangolo del teorema di Pitagora e' qualsiasi, sono infiniti triangoli rettangoli, non c'e' legame tra loro (se non l'angolo retto), sono una folla sregolata; come averne una visione?
Occorre organizzare! Sempre sulla base delle ricevute info scolastiche, pero' tra loro isolate; e' un tipo di insegnamento "puntiforme", in cui, se va bene,
domande che pero' danno la connessione di rete di conoscenze (conoscenza) e la storia.
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Triangolo rettangolo,
inscritto in una circonferenza,
il vertice retto mobile la percorre.
Ho fermato l'animazione li' perche' il resto lo posso immaginare-dedurre per
simmetria.
Sono TUTTE le forme simili possibili di triangolo rettangolo, generate dal moto
di deformazione continua-differenziabile della configurazione.
Mentre manipolo la creta o l'impasto di farina, ecc ... da bimbo mi formo l'idea di deformazioni continue, volume, e conservazione del volume in tali trasformazioni.
Mentre spargo e smuovo la sabbia o i bottoni sul tavolo, ecc ... mi formo l'idea di deforrmazioni continue, area, densita' areica, e conservazione dell'area in tali trasformazioni.
in accordo con Q=L², L e Q variabili concordi.
Le lunghezze dei cateti sono variabili discordi,
le aree dei quadrati sono variabili discordi.
accettato che 2 variabili sono discordi, si compensano?
cioe' una aumenta quanto l'altra diminuisce?
equi: la loro somma e' costante?
Nel caso in questione
da db dc, dx dy dz differenziali di a b c, x y z.
⇒ le variazioni di area dei q sui cateti sono opposte (es -5 +5). (A1)
Variazioni d'area uguaii, opposte in verso,
cioe' una in diminuire, l'altra in
aumentare.
anzi lo e', dato che:
quando un cateto cresce fino all'ipotenusa, il suo quadrato
che risultano uguali. (unicita' del limite).
Nel calcolo differenziale delle variabili
Teo: x+y = k ⇔ dx+dy = 0
dim: rem1: teo Pitagora: q1 + q2 = q3.
rem2: teo differenziale delle variabili:
a) d(x+y) = dx + dy b)
dx_cost = 0.
dq1 + dq2 = dq3 rem2a
Qui q3=cost poiche' ipotenusa cost.
dq1 + dq2 = 0
dim: rem: teo Pitagora: qa + qb = qc.
rem: teo differenziale delle variabili: x+y = cost ⇔ dx = -dy
Qui qc = cost poiche' ipotenusa cost, quindi dqa = -dqb
cmt: il triangolo rettangolo del teorema di Pitagora e' qualsiasi, se ne prendo 2 a caso, non c'e' legame tra loro, e' un "oggetto" in una modalita' inusuale nella vita quotidiana, dove gli oggetti o sono rigidi o sono deformabili. Cosicché con le trasformazioni continue-differenziabili mi formo l'idea della possibile conservazione del volume della creta o dell'impasto della farina mentre li manipolo.