le variabili controllabili permettono lo studio di altre corrispondenze, come chi leggera' potra' capire, ma il tempo a disposizione (e la velocitą-lentezza degli studente, e le scelte degli argomenti di studio) ci hanno ristretto.
La relazione da copiare e' il pdf qui sopra, che usa i dati del 2017-8, non perche' siano migliori, ma perche' piu' numerosi.
Quest'anno (ottobre 2018) invece di fare piu' misure, abbiamo usato il tempo per commentare un po', diversi aspetti che influenzano la bonta' delle misure.
Il pdf contiene solo la parte di elaborazione misure, ed e' cio' da copiare; la parte parlata e' cio' che segue qui sotto, e lo studente coscienzioso dovrebbe leggerla (almeno fino all'approfond).
slitta_tirata_peso_2018.ods, li ho elaborati.
Sono risultati discordanti rispetto alla teoria, e mantenendo lo stesso asset sperimentale, abbiamo corretto una malposizione della fotocellula di start, migliorando decisamente l'accordo: quasi una sovrapposizione dei grafici.
la durata del tempo di percorrenza del tratto cronometrato.
per avere un'idea della precisione-ripetibilita'.
esistono piu' scopi, ognuno perseguibile variando diversamente le variabili controllabili.
Dipende dallo scopo. Qual e' il nostro scopo ?
allora si farebbe una ricerca a tappeto,
variando in modo sistematico, e a posteriori si analizzerebbero i dati
cercandone una interpretazione.
Es: in biologia la ricerca di nuovi
organismi
che vogliono verificare, e quindi le misure sono mirate.
le scopere sono gia' state fatte per noi da chi ci ha preceduto, e quindi per economia conviene sapere, e fare finta di non sapere.
F=Ma e' il centro di tutta la meccanica, e quindi possiamo progettare l'esp e la sua elaborazione, come vogliamo, nel rispetto del principio di economia e chiarezza.
L'assetto piu' semplice e' MAK ½t¼s 2t4s
E' pero' possibile anche piazzare le fotocellule non alla posizione v0=0. MAK. s1 s2 ∆t.
Si possono cambiare le masse a piacere. Per un'elaborazione piu' semplice-immediata, si puo' mantenere la massa totale costante, spostando massa dalla slitta al traente.
Provare con un traente da 10g, e spostare 1g per volta.
F = Ma, legge del moto, prevede l'acceleraz del punto materiale, conoscendone: forza subita F e massa M: a=F/M.
La forza subita dal peso traente, fatta dalla Terra, cioe' il suo peso, e' trasmessa anche alla slitta, tramite il filo, e quindi tale forza tira tutto, tira la massa complessiva, come La locomotiva tira tutto il treno (compresa se stessa).
D: Perche' vogliamo lo scivolo orizzontale ?
R: Il peso traente deve essere la sola forza causa del moto. Il peso della slitta deve essere compensato dalla forza dell'aria. L'inclinazione causa una forza nella direzione del moto.
Si potrebbe usare una livella, ma la slitta a cuscino d'aria e' essa stessa una livella: la slitta posta ferma sullo scivolo deve rimanere ferma. Inoltre cio' e' verificare direttamente cio' che si desidera: che non ci sia altra spinta che il filo traente.
In questo modo facciamo piu' misure della stessa misura, cioe' ripetizioni della stessa misura. Lo facciamo solo all'inizio, o se abbiamo dubbi, per verificare che siamo in grado di ripetere con la massima precisione, o misurare qual e' la dispersione delle misur-a/e.
Martini | riesce a leggere al volo il cronometro, prima che riparta. [quando la slitta viene mandata indietro alla partenza] |
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Dati della struttura = Parametri strutturali
Ricci_12 | Accelerazione corpo senza attrito. |
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a.s. 2012 Per la relazione e' solo il foglio F1.
a.s. 2013 copiare il pdf
slitta_tirata_peso_2016.ods citata in cc F=ma
Slitta a cuscino d'aria con peso traente.
La slitta, posta ferma alla fotocellula di start, parte accelerando, e taglia
la fotocellula di stop, tirata per TUTTO il tratto dal filo, tirato a sua volta
dal peso in caduta.
La forza traente e' attiva per tutto il tratto cronometrato, poiche' 1m caduta >
0,9 m tratto.